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Sciagura Rai, l’imprevisto tremendo in diretta: “…rimasto freezato”

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Logo di RAI, Radiotelevisione Italiana – InInsubria.it – Credit “youmovies.it”

RAI, l’imprevisto che ha lasciato gli spettatori senza parole: “… rimasto freezato”. Ecco i dettagli della sciagura 

La RAI, Radiotelevisione Italiana, ha sempre fatto compagnia a grandi e piccini. La storia della Rai va a pari passo con la storia dell’Italia. Infatti, nel 1924, in piena epoca fascista, nasce l’URI, ovvero l’Unione Radiofonica Italiana. Due anni dopo, si trasforma in EIAR, Ente italiano per le audizioni radiofoniche, utilizzato principalmente per la propaganda di massa.

Le notizie si alternano con programmi musicali, tanto che vengono create le prime orchestre sinfoniche e di musica leggera. In questo periodo storico, la televisione non è uno strumento di intrattenimento, ma principalmente ha lo scopo di informare ed educare. Nel dopoguerra, la TV entra nelle case degli italiani, la maggioranza analfabeta che comunica con i vari dialetti, e permette la diffusione di un’unica lingua nazionale.

Il 3 gennaio 1954 arriva una delle svolte più significative del nostro paese. Fulvia Colombo, annunciatrice e conduttrice televisiva, comunica al popolo: “La Rai, Radio televisione italiana, inizia oggi il suo regolare servizio di trasmissioni televisive”. I programmi hanno durata di 4 ore e nel 1958, vengono introdotti gli intervalli pubblicitari.

Uno dei primi programmi televisivi ad intrattenere le famiglie italiane è Carosello,. Consiste in una serie di sketch comici seguiti da messaggi pubblicitari. Nel 1962 nasce il secondo canale Rai. I più importanti programmi di passatempo per le famiglie sono “Lascia e Raddoppia?”, condotto da Mike Bongiorno, “Un due tre”, “Canzonissima”, “Il Musichiere”. Mamma RAI, così soprannominata, ha fatto la storia della televisione e, senza dubbio, ha modificato le abitudini del popolo italiano.

RAI, la sciagura che nessuno poteva aspettarsi: imprevisto in diretta

Ad oggi, uno dei programmi cult di RAI è “Estate in diretta“, spin off estivo de La vita in Diretta, in onda su Rai 1 e condotto da Gianluca Semprini e Nunzia De Girolamo. Programma di attualità, cronaca e spettacolo molto amato e seguito dal pubblico italiano. Tra i tanti casi di cronaca, c’è uno che ha colpito l’attenzione degli spettatori, ovvero l’incidente stradale avvenuto a Milano in cui, un uomo che guidava un camion, ha travolto un gruppo di adolescenti. Un quindicenne, purtroppo, ha perso la vita e una sua coetanea lotta tra la vita e la morte.

Una morte che poteva essere evitata. Il quindicenne è venuto a mancare per mano di un rumeno di 32 anni con molti precedenti di guida in stato di ebrezza e per molti incidenti causati già in passato. Mentre i conduttori raccontano la vicenda agli spettatori, accade un imprevisto in diretta. La conduttrice, tenta di dare la parola all’inviato che è sulla scena dell’incidente, ma il collegamento si interrompe. Nunzia De Girolamo commenta: “Si è freezato“.

Gianluca Semprini e Nunzia De Girolamo conducono "Estate in diretta"
Gianluca Semprini e Nunzia De Girolamo conducono “Estate in diretta”, lo spin off estivo de “La vita in diretta” – InInsubria.it – Credit Instagram “estateindiretta_fanpage”

Scandalo RAI, commenti razzisti e sessisti: “..chiedo scusa”

Diversi sono gli scandali che, negli anni, hanno colpito la Rai. L’ultimo è del 17 luglio, avvenuto durante la telecronaca delle gare di tuffi ai Mondiali in Giappone. Virale nel giro di un’ora diventa la denuncia su Twitter fatta da un utente: «Io la Pec alla Rai l’ho scritta davvero perché ci sono dei limiti e credo che oggi siano stati ripetutamente superati».

Si tratta di commenti razzisti e sessisti fatti dai Giornalisti di Rai Sport: “Le olandesi sono grosse». «Come la nostra Vittorioso». «Ma tanto a letto sono tutte alte uguali». «Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si…». «La si tocca?». «La si pizzica “Si la do”». La RAI ha avviato una contestazione disciplinare nei confronti del Giornalista Lorenzo Leonarduzzi e del suo collaboratore Massimiliano Mazzucchi.