Raffaello Tonon, il dolore è troppo forte: “Ha esalato l’ultima fatica terrena”
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Raffaello Tonon ha confessato, tramite la pagina Instagram, un dolore straziante: la perdita di un membro della famiglia, malato da tempo. Scopriamo insieme di chi si tratta.
La morte di una persona di famiglia è (quasi) sempre un evento traumatico, una ferita che si rimargina solo nel tempo, e per molti è uno di quei momenti di passaggio, destinati a segnare indelebilmente la propria vita. Eppure in alcuni, terribili, casi la morte del parente può anche essere una liberazione, un evento sfortunato, ma che giunge a essere un innegabile sollievo.
E’ forse questo il caso della morte di Franco Tonon, padre del famosissimo opinionista Raffaello Tonon, noto per essere un’immancabile presenza nelle trasmissioni Rai e Mediaset.
Con sorpresa un po’ di tutti, specie a confronto con altre lagrimevoli confessioni che solitamente caratterizzano i vip, Tonon ha raccontato la propria perdita con una serie di Instagram Stories ambigua, ammettiamolo pure, ‘negativa’.
“Franco Tonon, cioè mio padre, il 14 gennaio di 3 anni fa ha esalato l’ultima fatica terrena, un respiro – spiega Tonon, poi soggiungendo – Per 3 anni ho dimenticato, ho rimosso. Oggi ricordo. Si è chiuso in quel momento un capitolo della mia vita”.
Perchè Raffaello Tonon non ha un ricordo positivo del padre: tutte le (drammatiche) ragioni
E l’Instagram Story prosegue, implacabile, con un tono freddo e distaccato: “Non credo che il tempo sia un ‘dottore’, credo che i fuochi attizzati dal rancore si possono sopire per arrivare a spegnersi. Mi piace così. – ammette Tonon, con grande sincerità – Non potrà mai mancarmi, non sono un ipocrita. Mi conforta sapere che ancora non so sorridergli, ma sono sulla buona strada…”
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Quindi, perché ricordare il proprio padre? In realtà la Instagram Story è un tributo alla madre, che “ha saputo coprire tanto, con un mantello dignitoso e coerente e avendo il cuore dalla parte giusta lo ha accompagnato [il padre n.d.r.] fino alla fine; fortunatamente io l’ho seguita. Non mi resta che pedalare, guardando ogni tanto il cielo cercando di sorridere. Scusate il pensiero a voce alta” conclude la confessione.
Raffaello aveva sempre avuto un legame col padre difficile, molto ‘sofferto’; rimproverava infatti al papà di essere sempre stato altrove, assente. E non aveva aiutato come, negli ultimi anni di vita, il padre fosse finito in sedia a rotelle, prima di morire per un aneurisma cerebrale. Solo dopo dieci anni che non si parlavano e dopo la sua morte, Tonon lo ha voluto ‘perdonare’. Seppure con tutti i ‘se’ del caso.